Siamo praticamente estinti, perché?
Da quello che vedo in giro (e il web a voler osservare è una finestra aperta su tutto il mondo) siamo estinti per un errore di “fondo” della visione umana della vita, una visione egoistica. Ogni essere umano “misura” il mondo e quello che può, vorrebbe o dovrebbe avere ponendo se stesso al centro del “sistema esistenza”, quindi le sorti dell’universo si concentrano su un arco temporale di una manciata di anni, da moltiplicarsi per sette miliardi e più di egoismi viventi, a cui vanno aggiunti gli egoismi di chi ci ha preceduti. Ogni essere umano “costruisce” la propria esistenza usando come “valori” di riferimento l’età media di aspettativa di vita, la carriera con la ricchezza personale che ne deriva e ciò che si possiede, il proprio paese, le proprie relazioni, la propria razza o specie, il proprio sesso, la propria cultura, la propria relegione ed ecc. Di conseguenza porsi arbitrariamente al centro dell’universo come elemento intorno a cui tutto gira e non porsi realisticamente come un piccolisimo elemento (piccolissimo e brevissimo) di una infinita interconnessione ci ha praticamente estinti, quasi tutta l’umanità non è a conoscenza di quello che con lo stesso egoismo Marx e una serie di “studiosi” chiamarono “rapporto di produzione” e che più realisticamente Genzaburo Yoshino ha chiamato in un suo romanzo “rapporto tra le molecole umane”, quindi accecati dal nostro egoismo non ci rendiamo conto della reale situazione e continuiamo nella nostra opera di distruzione, anche se con infinita presunzione ci chiamiamo “civiltà”.
