“Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola.” È tra le citazioni più conosciute dei “pensieri” di Giovanni Falcone, in questo come in altri “pensieri” di Giovanni Falcone si può leggere (tra le altre cose) la certezza assoluta e la consapevolezza che aveva del fatto che un giorno avrebbe pagato con la vita il suo impegno nella lotta alle mafie e al malaffare italico.
A ventotto anni dal suo sacrificio (e di quelli che hanno perso la vita con lui) quanto si può dire che sacrificare la sua vita sia stata la scelta migliore che potesse fare per se stesso?
Visto che dopo tutto questo tempo ancora nelle istituzioni siedono i “rappresentanti” delle mafie e ancora legiferano a loro favore si può dire che avrebbe fatto meglio a non impegnarsi tanto a combattere quella battaglia, e occuparsi semplicemente della “tranquillità” della sua vita?
E’ fin troppo evidente che ad oggi a nulla è servito il suo sacrificio e che le commemorazioni a suo favore non sono altro che l’ennesima offesa a Giovanni Falcone, soprattutto quando sul palco degli oratori salgono coloro che lui avrebbe arrestato e resi innocui molto volentieri, e nemmeno quelle dei semplici cittadini (quelli per bene) hanno valore finché non avranno il coraggio di alzare tutti la testa e dire BASTA…
“Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola.” È tra le citazioni più conosciute dei “pensieri” di Giovanni Falcone, in questo come in altri “pensieri” di Giovanni Falcone si può leggere (tra le altre cose) la certezza assoluta e la consapevolezza che aveva del fatto che un giorno avrebbe pagato con la vita il suo impegno nella lotta alle mafie e al malaffare italico.
A ventotto anni dal suo sacrificio (e di quelli che hanno perso la vita con lui) quanto si può dire che sacrificare la sua vita sia stata la scelta migliore che potesse fare per se stesso?
Visto che dopo tutto questo tempo ancora nelle istituzioni siedono i “rappresentanti” delle mafie e ancora legiferano a loro favore si può dire che avrebbe fatto meglio a non impegnarsi tanto a combattere quella battaglia, e occuparsi semplicemente della “tranquillità” della sua vita?
E’ fin troppo evidente che ad oggi a nulla è servito il suo sacrificio e che le commemorazioni a suo favore non sono altro che l’ennesima offesa a Giovanni Falcone, soprattutto quando sul palco degli oratori salgono coloro che lui avrebbe arrestato e resi innocui molto volentieri, e nemmeno quelle dei semplici cittadini (quelli per bene) hanno valore finché non avranno il coraggio di alzare tutti la testa e dire BASTA…